SOSTENIAMO LA LOTTA DEGLI OPERAI MANUALI “RUBBER” DI ASCOLI PICENO

E’ la solita vecchia storia …In un territorio “destrutturalizzato” come quello ascolano (solo a titolo esemplificativo su 200 ex L.S.U. impegnati come “pulitori” nelle scuole di tutto il tutto il territorio marchigiano, ben 115 sono in carico alla provincia di Ascoli Piceno)  una azienda specializzata che dipende da una multinazionale apre la procedura di mobilità per i lavoratori. Dopo neanche pochi mesi arriva la chiusura ufficiale dello stabilimento. Oggi, ad Ascoli Piceno, il gruppo multinazionale Manuli Rubber ha dato seguito operativo alla comunicazione di messa in mobilità per 375 dipendenti del sito dove lavorano 415 persone, compresi gli impiegati, chiudendo così l’intero settore idraulica (con conseguenze molto serie anche sull’indotto generato sul territorio dalla multinazionale della gomma.), giustificando la chiusura dell’impianto ascolano con l’asserito crollo delle vendite in seguito ad uno spostamento ad oriente delle quote di mercato. Parlano di “scelte sofferte” ma questo atteggiamento pietistico mal si accorda  con la comunicazione del 3 agosto con cui la dirigenza dell’azienda, prima delle ferie estive e senza nessun preavviso hanno attuato la messa in mobilità dei lavoratori. Tanto rumore per nulla, ovvero scene di lotta di classe!19 agosto (da Nero Piceno)Chiuso per circa un’ora in una cabina dello stabilimento balneare Da Luigi a San Benedetto del Tronto e poi scortato fuori dallo chalet dagli agenti della Digos e dai carabinieri sotto l’applauso ironico di circa una trentina di lavoratori della Manuli.  Gli operai della Manuli da giorni erano informati che il direttore dello stabilimento, l’ingegner Bertotto, era in villeggiatura a San Benedetto del Tronto. Alle 11 in punto gli operai sono giunti all’ingresso dello stabilimento balneare e hanno esposto uno striscione: “Bertotto al mare e noi licenziati con il mutuo da pagare”. Il direttore dello stabilimento della Manuli è stato subito avvertito della presenza degli operai e temendo reazioni ha richiesto l’intervento dei militari che poi hanno provveduto a farlo allontanare.  Da parte dell’Azienda invece … Ecco il nuovo modello di lavoro per il prossimo autunno

Il 25 agosto 2009 …. si è riunita la RSU e le segreterie Di FEMCA, FILCEM, UILCEM, UGL e SDL di Ascoli Piceno in merito alla ripresa dell’attività lavorativa del 31 agosto 2009 ed alle iniziative da intraprendere nel proseguo della vertenza. Nel contempo si è deciso di segnalare all’Ispettorato del lavoro il fatto che l’azienda ha installato telecamere…

Il 28 agosto 2009 alle 6:00 i bodygard all’interno dello stabilimento hanno introdotto dei cani antisommossa. Il fatto è accaduto a soli 3 giorni della riapertura prevista per lunedì 31 agosto dello stabilimento. Hanno anche affisso dei cartelli (vedi foto) che informano della presenza degli stessi. Qual è lo scopo dell’azienda? A meno di qualche colpo di testa, sicuramente prima di lunedì non ci sarà la "temuta occupazione"!!! Di cosa hanno paura? Oppure è in programma la NON riapertura?

Il 31 agosto 2009 era prevista la riapertura dello stabilimento della Manuli Rubber Industries di Ascoli Piceno. Alle ore 5:30 il portiere ha affisso un comunicato aziendale  che riportava testuali parole:

"Informiamo tutto il personale che l’azienda, in considerazione degli atti di vandalismo avvenuti nel mese di agosto, delle varie manifestazioni avvenute anche contro la persona del Direttore, dell’esplicito riferimento ad episodi ai limiti della legalità che hanno caratterizzato la storia dello stabilimento, delle continue minacce nei confronti di alcuni collaboratori e, non da ultimo, della bomba carta lanciata all’interno dello stabilimento nella notte tra il 23 e 24 agosto, ha deciso di posporre la riapertura dello stabilimento, prevista per il 31 agosto  Appello del Presidio Manuli ….

Il 4 settembre p.v. si terrà a Roma presso la sede di Confindustria, l’incontro tra l’azienda e le rappresentative sindacali per tentare di trovare un accordo sull’attuale vertenza. Vista l’importanza dell’incontro, invitiamo quanti volessero a partecipare alla trasferta che stiamo organizzando per accompagnare la nostra delegazione sindacale. Per eventuali informazioni e prenotazioni potete contattarci per e-mail (presidiomanuli@gmail.com), su facebook (account: presidiomanuli) o direttamente al Presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento Presidio Manuli

http://presidiomanuli.blogspot.com/

 

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APPELLO AGLI INSEGNANTI

Anche quest’anno il governo ha attuato significativi tagli ai posti di lavoro in ambito scolastico, 8000 sono i posti di ruolo in tutta Italia, di cui solo 68 a Parma. Con questi numeri la scuola parte in riserva, sempre più posti saranno coperti da nomine a tempo determinato, molti altri saranno semplicemente tagliati. Lo scorso anno molte scuole hanno attuato un ulteriore riduzione del personale cercando di assegnare più di 18 ore (una cattedra) ai supplenti annuali. Ogni insegnante può accettare un carico orario fino a 24 ore, ma ogni 3 insegnanti che si comportano così uno di meno viene assunto dalla scuola. Dobbiamo ricordare, molti infatti non lo sanno, che le ore supplementari non sono pagate al 100% ma a circa il 75% rispetto all’orario ordinario e su queste ore l’insegnante a fine anno deve pagare le tasse! Lo sappiamo bene noi supplenti che ogni anno, avendo 2 CUD (all’inizio dell’anno si lavora con una scuola/un contratto da settembre si riprende con un altro) siamo obbligati a fare la dichiarazione dei redditi e pagare tasse salatissime!   

 

 

NON ACCETTIAMO PIU’ DI 18 ORE    

 

LAVORIAMO MENO MA LAVORIAMO TUTTI! 

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fine occupazione Ssangyong Motors

Da Priama Akcia:

Cari compagni,

oggi è finita l’occupazione alla Ssangyong Motors. Vedi il testo sotto e il link per le immagini. http://libcom.org/news/ssangyong-occupation-has-ended-august-6-2009-06082009

*Fine dell’occupazione alla Ssangyong Motors*

Finiti gli scontri di ieri (5 agosto 2009) 100 scioperanti hanno  lasciato la fabbrica durante la notte (molti di loro disgustati dalla violenza dello Stato e della ditta). al termine dei negoziati, la scorsa  settimana, l’ultima offerta dell’azienda è stata: il 60% dei dipendenti  licenziati e il restante 40% a casa senza stipendio in attesa di essere richiamati. Una nuova trattativa era iniziata stamattina alle 11:00,  terminata con l’accettazione da parte del sindacato di un 52% di  licenziati e del restante 48% in "licenza". Lo sciopero è finito e tutti gli occupanti lasceranno lo stabilimento.

*Ore 14:50 (ora coreana)*

Finisce l’occupazione della Ssangyong Motors.  Nell’aprile 2009 un piano di ristrutturazione approvato dal tribunale prevedeva una riduzione di personale di 2646 unità (prepensionamento volontario o licenziamento). Poco tempo dopo se ne erano già andati 1670 lavoratori, precari inclusi. La forza lavoro prima dello sciopero era di > 7179 unità. All’inizio dello sciopero de dell’occupazione gli scioperanti lottavano per la salvaguardia di 976 posti di lavoro. L’accordo di oggi ne "salverà" circa 468 (48%). Dopo una dura lotta, durata 77 giorni, questa soluzione sembra un compromesso difficile da accettare. Tuttavia, dato l’alto numero di vittime, c’era da aspettarselo. Il coraggio di questi compagni dovrebbe essere onorato; la tenacia militante con cui hanno sostenuto la lotta  dovrebbe essere un esempio per tutti i lavoratori in ogni parte del mondo.

*Ore 16:00 (ora coreana)*

Gli scioperanti stanno uscendo dallo stabilimento, ma 20 o 30 di loro  rifiutano l’accordo e rimarranno dentro. Possiamo solo augurare loro buona fortuna e offrire la nostra solidarietà per il loro rifiuto e la volontà di continuare a lottare.

L’occupazione della Ssangyong è morta, viva l’occupazione della Ssangyong!

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scioperi alla Ssanggyong Coreana

 

Lo sciopero alla Ssanggyong Coreana di fronte a un muro

Loren Goldner

17 luglio

(L’ articolo che segue riporta "i fatti nudi e crudi", basati sulle comunicazioni da

parte degli operai e da altri attivisti coinvolti nella lotta).

Lo sciopero alla Ssangyong Motors in Pyeongtaek, Sud Corea (vicino a Seoul), prosegue nella

sua ottava settimana, e la situazione degli scioperanti è sempre più terribile.

Per riepilogare brevemente la situazione generale (che fa seguito al mio precedente report del 19

giugno): La Ssangyong Motors è al 51% di proprietà della China´s Shanghai Automotive Industry

Corporation. In febbraio l’azienda ha chiuso per fallimento, proponendo una ristrutturazione ed offrendo

lo stabilimento di Pyeongtaek come garanzia per ulteriori prestiti nell’intento di risollevarsi

dal fallimento. Il tribunale ha approvato il piano fallimentare, in attesa di licenziamenti sufficienti a

rendere l’azienda ancora in grado di far profitti.

Dopo le agitazioni dei lavoratori in primavera in previsione dei licenziamenti, l’attuale sciopero

cominciò il 27 maggio quando l’azienda annunciò i licenziamenti e l’espulsione coatta di 1700 dei

7000 operai, con licenziamenti supplementari immediati di 300 occasionali. Gli operai colpiti da licenziamento

hanno immediatamente occupato lo stabilimento, chiedendo il ritiro dei licenziamenti,

niente precarietà e niente delocalizzazione.

Il KMWU (Sindacato dei Lavoratori Metallurgici Coreani) ha sostenuto l’occupazione ma ha provato

a incanalare rigorosamente le proteste intorno alla questione dei licenziamenti.

A partire da metà giugno, circa 1000 operai stavano continuando l’occupazione, mentre le mogli e i

familiari fornivano loro il cibo. Il governo e l’azienda hanno aspettato il loro tempo, in parte a causa di

una crisi politica generale del governo di estrema destra di Lee che ha evitato ogni immediato massiccio

attacco della polizia e dei teppisti, ma, due settimane dopo, hanno ritenuto sicuro passare all’offensiva.

Gli operai, da parte loro, si erano muniti di piedi di porco di ferro e di bottiglie Molotov.

Il 26 e il 27 giugno è cominciato un serio attacco del governo e del datore di lavoro, con

l’impiego di teppisti, crumiri reclutati tra gli operai non messi in lista per il licenziamento, e la polizia

antisommossa ha tentato di entrare nella fabbrica. Costoro si sono assicurati l’edificio principale

dopo un violento combattimento in cui molte persone sono rimaste ferite. Gli operai occupanti si

sono ritirati nel settore della vernice, che faceva parte di un piano difensivo basato sulla convinzione

che la polizia non avrebbe sparato i candelotti del gas lacrimogeno in quella zona facilmente infiammabile.

(In gennaio, cinque persone a Seoul sono morte in altro incendio provocato durante uno

scontro con la polizia, scatenando settimane d’indignazione).

Il giorno seguente, l’azienda ha pubblicato una dichiarazione che sosteneva che c’era stata abbastanza

violenza, ma in realtà, nel timore della tenace resistenza operaia, sia la polizia che i teppisti

sono stati ritirati. L’azienda ha invitato il governo a intervenire direttamente nelle proteste. Ciò nonostante

alla fine di giugno tutta l’acqua nell’impianto è stata tagliata.

A seguito di un mandato del tribunale, le forze di repressione attaccarono ancora l’11 luglio mentre

la polizia anti sommossa avanzò per occupare la zona della fabbrica con l’eccezione del settore

della vernice e circondò l’intera fabbrica.

Dal ventiseiesimo-ventisettesimo assalto, l’attacco ha puntato a isolare la lotta di Ssangyong e astroncare lo sciopero, le azioni di solidarietà fuori dell’impianto erano rivolte a sviluppare il più vasto

supporto. Esse comprendevano una campagna di strada, principalmente da parte delle organizzazioni

delle famiglie nel centro di Seoul e delle zone di Pyeongtaek, uno sciopero generale di quattro

ore da parte del KMWU durante il quale gli operai metallurgici dagli impianti vicini si sono radunati

davanti al cancello della fabbrica di Ssangyong; il 4 luglio e l’11 luglio il KCTU (Confederazione

Coreana dei Sindacati) ha tenuto le assemblee nazionali dei lavoratori a sostegno della lotta di

Ssangyong. Queste azioni tuttavia sono state male organizzate e la direzione del KMWU ha esitato

nella dichiarazione dello sciopero generale in risposta agli attacchi allimpianto.

Gli attivisti pensano che le direzioni del KCTU e del KMWU siano più preoccupate per le elezioni

imminenti del sindacato. (l’11 luglio, 927 attivisti inoltre hanno tenuto uno sciopero della fame

di un giorno nel centro di Seoul). (Dalla mia esperienza in Corea nel corso dei quattro anni scorsi,

queste sono azioni in gran parte rituali che influenzano raramente il risultato di una lotta).

Per concludere, il 16 luglio, 3.000 membri del KMWU si sono riuniti per sostenere lo sciopero di

Ssangyong davanti al municipio della città di Pyeongtaek. Quando, dopo lassemblea, hanno provato

a muoversi verso la fabbrica, questa era bloccata dalla polizia e 82 operai erano stati arrestati sul

posto.

Tutto considerato, le probabilità per una generalizzazione seria della lotta ad altre fabbriche

sembrano lontane. Gli attivisti sulla scena ritengono che anche se il KMWU avesse dichiarato uno

sciopero generale, solo alcuni distretti lo avrebbero seguito. Gli operai dellauto della Hyundai sono

essi stessi in mezzo a trattative salariali. I vicini stabilimenti fornitori sono già passati attraverso la

ristrutturazione e difficilmente sono disponibili alla mobilitazione.

(Traduzione a cura di PonSinMor)

 Per info:

http://libcom.org/tags/ssangyong-occupation

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solidarietà lavoratori “Sealed Air Argentina”

 

Cari compagni,

dal 29 maggio 2009 i lavoratori della Sealed Air Argentina sono in conflitto con l’azienda, dal momento che sono stati arbitrariamente licenziati e hanno bisogno della vostra solidarietà.

 

Retroscena

NO AL RICATTO DELLA SEALED AIR ARGENTINA

I 12 licenziamenti sono avvenuti nel quadro dell’applicazione sistematica, da parte della Sealed Air Argentina, di una metodologia consistente nel licenziare i lavoratori o minacciarli con liste di licenziamento. La finalità di tale strategia è imporre importanti piani di riduzione salariale che puntano a eliminare diritti e conquiste acquisite. Durante il 2009 l’azienda ha elaborato un “atto di accordo per la pace sociale” che prevede: eliminazione definitiva del salario aggiuntivo 23% (produzione continua), riduzione di 30 ore mensili e disconoscimento del riadattamento delle paritarie 2009.*

Casualmente l’azienda annuncia anche il licenziamento di 36 compagni, provvedimento che sarebbe attuato nel caso in cui non fosse accettato questo “atto di accordo”.

 

Sotto la minaccia di questo evidente ricatto costringe tutti i lavoratori, in un clima di persecuzione e pressioni, ad acconsentire individualmente a firmare l’ “atto di accordo”.

Nonostante le pressioni, 50 lavoratori, invocando la legislazione sul lavoro, manifestano il proprio disaccordo e si rifiutano di firmare l’atto.

Ciò nonostante la Sealed Air va oltre, proseguendo nel proprio atteggiamento autoritario. In questo modo, commettendo un chiaro abuso padronale, licenzia 19 di questi compagno tramite telegrammi, spediti il 29 maggio 2009, carichi di argomentazioni discriminatorie e arbitrarie.

È evidente l’intenzione di sottomettere i lavoratori alla disciplina, un segnale per chiunque non intenda sottomettersi all’obbedienza e al silenzio pretesi dalla Sealed Air Argentina.

Infine, 7 lavoratori “recuperabili” sono reintegrati nei loro posti di lavoro, mentre gli altri, cioè 12 dei 19, sono licenziati definitivamente.

 

Rifiutandosi di riconoscere questi licenziamenti, i lavoratori COMINCIANO LA LOTTA PER ESIGERE CHE IL LORO DATORE DI LAVORO, LA SEALED AIR ARGENTINA,  REINTEGRI IMMEDIATAMENTE I LICENZIATI NEL LORO POSTO DI LAVORO.

 

Adesioni:

sealedairobreros@hotmail.com

 

http://obrerossealedair.blogspot.com/

 

Al fine di vincere la lotta, i lavoratori e lavoratrici della Sealed Air e la FORA hanno bisogno di solidarietà internazionale. Vi preghiamo di inviare la lettera di protesta allegata al presidente della Sealed Air.

 

Affinché le pressioni abbiano effetto, è importante che le proteste arrivino non solo dalla Segreteria Nazionale, ma anche da quelle regionali, dalle Federazioni Locali e dai Sindacati. La lettera di protesta può essere inviata anche da singoli a titolo personale.

 

MOLTE GRAZIE FIN DA ORA E SALUD!

    

MODELLO DELLA LETTERA DI PROTESTA

 

Sr. Bill Hickey:

Repudiamos, los despidos que han efectuado en su empresa SEALED AIR ARGENTINA el día 29 de mayo del 2009, por considerarlos totalmente arbitrarios, discriminatorios y que evidencian una actitud claramente autoritaria.

Exigimos la inmediata reincorporación de todos los trabajadores despedidos.

Los trabajadores no están solos, sépalo. De no dar una solución al problema que ustedes han generado, vamos a aumentar las medidas de fuerza para que los trabajadores recuperen su puesto de trabajo como corresponde, ya que nunca deberían haberlo perdido.

De ustedes depende.

Seguiremos el conflicto con gran atención e informaremos a la opinión pública de las injusticias que acaecen en su empresa.

Nombre/Organización/Sindicato

  

DA INVIARE A:

 

USA (PRESIDENTE)

 

Bill.Hickey@sealedair.com

 

auditcommittee@sealedair.com

 

ARGENTINA:

 

qui.marketing@sealedair.com

 

Fax: (011) – 4229-0198

Primera junta 550 (B1878 IPL)

Quilmes (Bs. As.) Argentina.

  

USA (CASA MADRE)

 

Codice di Condotta online

 

https://integrityline.sealedair.com/

 Bill Hickey

Presidente de SEALED AIR Corporation

Park 80 East

Saddle Brook, New Jersey 07663 (Estados unidos)

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COMUNICATO STAMPA

 

 L’Unione Sindacale Italiana-sez. Parma, in merito al nuovo appalto dei gruppi appartamento per disabili, si sente di esprimere tutta la sua solidarietà militante agli utenti, agli operatori, alle famiglie coinvolte, per il grande disagio che stanno vivendo. Come purtroppo ipotizzato, di nuovo il Comune di Parma, secondo logiche a noi sconosciute, senz’altro, comunque, poco "sociali", ha deciso che, in poco più di quattro anni, una nuova cooperativa gestisse il servizio (dopo la cooperativa sociale "Domus", l’ATI tra Coop. Sociale "Società Dolce" di Bologna e "Codess" di Mestre, ora a gestire queste strutture toccherà ad una delle cooperative più potenti di Parma, la "Pro.Ges"), perpetuando così un regime di continua precarietà lavorativa e di vita per i soggetti coinvolti. Ancora una volta si dovrà ripartire da capo, senza alcuna garanzia di continuità progettuale. Il progetto vincente di cooperativa “Pro.Ges” verrà attentamente vagliato dalla nostra organizzazione sindacale e unica realmente presente nel servizio, pronti in qualsiasi momento a denunciarne eventuali anomalie. Detto questo, l’U.S.I., augura alla cooperativa Pro.ges di lavorare proficuamente attraverso un dialogo continuo, costruttivo e collaborativo con i suoi nuovi soci, così come avvenuto in questi ultimi quattro anni con Cooperativa Sociale “Società Dolce”.

Per Chi vive sulla propria pelle, ogni giorno, il significato della precarietà, sa quali logiche e burocrati dover ringraziare.

U.S.I. -Cooperative Sociali- Sez. di Parma

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HASTA SIEMPRE BAGNA

Sicurezza sul lavoro, autogestione/autoproduzione, antifascismo, antiproibizionismo, lotte sociali. E il mondo Ultras.
Provare a riunire tutte le persone che fanno parte di queste realtà è l’obiettivo di questa giornata di iniziative. Riunirle come avrebbe fatto il Bagna, con la sua naturale e spontanea capacità di tenere insieme mondi apparentemente molto distanti, consapevole dell’importanza e della necessità di questo lavoro faticoso ma necessario per raggiungere il suo, il nostro sogno: una Rivoluzione.
HASTA SIEMPRE BAGNA

LEMIGNANO DI COLLECCHIO – 27 GIUGNO 2009
(Campo da calcio a fianco della Chiesa)

Programma:


Ore 18.00 Assemblea Pubblica – Lavoro e Sicurezza

Interviene: Dante De Angelis (ferroviere, macchinista e responsabile della sicurezza licenziato da Trenitalia)

Ore 21.30 inizio concerti

Erezione Continua (Punk-rock – Parma)

Statuto (ska – Torino)

Dhap&Dunk (Freestyle/BeatBox – Parma)

MamaMarjas (Reggae)

Ematoras Family & DJ SkaWalker (Dancehall – Parma)

Dj Cristhal (Electro – Parma)

Attività collaterali
Cucina, bar, birre artigianali, infopoints, possibilità di campeggio.
Per il campeggio è necessario prenotarsi scrivendo numero di tende e di persone a parmantifascista@autistici.org Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Evento garantito anche in caso di maltempo

InfoPoint:
Insurgent City (PR)
R.A.F. (PR)
Battaglia Comunista (PR)
USI-AIT Parma
No Tav – Val Susa
Antiproibizionisti
Libera (MO)
Progetto Ultrà/Mondiali Antirazzisti (BO)
Ass.ne Partilhar (Poxoreu – Mato Grosso BRA)
Senza Censura



Come arrivare

Per chi arriva da Parma
si segue via La Spezia in direzione Collecchio. A Lemignano, appena prima del q.re artigianale, si gira a destra in strada Lemignano e si prosegue per circa 1 km. Prima dell’incrocio con via Roma si gira a sinistra, fino a raggiungere il campo (sulla destra).

Per chi arriva dall’autostrada A1
si prende la Tangenziale Ovest in via Moletolo e si esce in prossimità di Vicofertile. Si gira a destra Via Martiri della liberazione e si prosegue fino a Vicofertile, dove si gira a sinistra in via Roma. Dopo il passaggio a livello si gira a sinistra in strada Lemignano, quindi a destra fino a raggiungere il campo (sulla destra)

Per chi arriva da Fornovo
si segue la SS62 in direzione Parma attraversando Ozzano Taro e passando a fianco di Collecchio). Dopo aver attraversato Stradella si gira a sinistra in strada Ponte Lupo. Dopo circa 800 metri si gira a destra in strada Lemignano e si prosegue fino al campo (sulla sinistra).

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CONTRATTO NAZIONALE SANITA’: AL PEGGIO NON C’E’ FINE!

cgil-cisl-uil e autonomi hanno firmato il Contratto sanità battendo un nuovo record negativo: mai un rinnovo era stato così misero!!!
Per il 2008 un aumento medio tra i 6,42 € e gli 11,55 €uro lorde mensili (sic!), Per il 2009 tra i 51,39 e i 92,45 €uro lorde mensili.
Gli arretrati (1 anno e mezzo) ammonterànno a poche centinaia di €uro lorde.
alcuni esempi

Un infermiere D3:

dal 1/1/2008 9,53 € lorde al mese

dal 1/1/2009 76,25 € lorde al mese

Un amministrativo C1:
dal 1/1/2008 8,20 € lorde al mese

dal 1/1/2009 65,63 € lorde al mese

Un OSS Bs3
dal 1/1/2008 7,79 € lorde al me

dal 1/1/2009 62,35 € lorde al mese

Un ausiliario A4
dal 1/1/2008 6,99 € lorde al mese

dal 1/1/2009 55,98 € lorde al mese

Per quanto riguarda i tanto sbandierati 20 euro medi aggiuntivi a carico delle Regioni sono soldi che non andranno a tutti i lavoratori, bensi saranno distribuiti secondo il criterio di "premialità" tanto caro al boia Brunetta e saranno legati a progetti che aumenteranno i carichi di lavoro (art.10).

CONSIDERANDO L’INFLAZIONE DEI DUE ANNI CGIL-CISL UIL HANNO FIRMATO NON UN AUMENTO MA UNA FORTE DIMINUZIONE DEGLI STIPENDI!!!

Altre cose da sapere del nuovo contratto nazionale

-Passa da 10 a 25 km la distanza entro cui le aziende possono spostare i dipendenti (art. 3);

-Nessuna garanzia di rinnovo o proroga dei contratti a termine ma solo l’apertura di "confronti e verifiche" tra Regioni e "Sindacati" (art. 2);

-La qualità della mensa e la sua fruizione effettiva resta vincolata alle "risorse disponibili (art. 4);

-Non c’è nessuna risposta all’eterno problema dell’inquadramento e dello sviluppo dell’OSS.

COLLEGHI NON CONTINUIAMO A SUBIRE! ORGANIZZIAMO LA LOTTA!

Federazione Regionale U.S.I. Sanità Toscana

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Proclamazione Sciopero Generale, 15 maggio

VISTA LA CRISI ECONOMICA IN AGGRAVAMENTO, PRETENDIAMO CHE IL GOVERNO GARANTISCA A TUTTI REDDITO E SERVIZI PER CONTINUARE A VIVERE DIGNITOSAMENTE, RECUPERANDO RISORSE DALL’EVASIONE FISCALE E DAI REDDITI MAGGIORI, RIPARTENDO IL LAVORO DISPONIBILE, AMPLIANDO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A TUTTI I LAVORATORI IN MODO CONTINUATIVO.

 

 

LO SCIOPERO GENERALE E’ INDETTO:

CONTRO TUTTI I PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI E ACCORDI FRA PARTI SOCIALI, PRESENTI E PASSATI, TESI A LIMITARE LE LIBERTÀ DI SCIOPERO, CONTRATTAZIONE E RAPPRESENTANZA; – BLOCCO DEI LICENZIAMENTI

– RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITA’ DI SALARIO

– AUMENTI CONSISTENTI Di SALARI, SLEGATI DALLA PRODUTTIVITÀ AZIENDALE, E PENSIONI, INTRODUZIONE DI UN REDDITO MINIMO GARANTITO PER CHI NON HA LAVORO

– AGGANCIO DEI SALARI E PENSIONI AL REALE COSTO DELLA VITA

– CASSA INTEGRAZIONE ALMENO AL 80% DEL SALARIO PER TUTTI I LAVORATORI/ICI, PRECARI COMPRESI, CONTINUITA’ DEL REDDITO PER I LAVORATORI ” ATIPICI”

– ABOLIZIONE DEL LEGAME TRA PERMESSO DI SOGGIORNO E CONTRATTO DI LAVORO, RITIRO DEL PACCHETTO SICUREZZA E LA CHIUSURA DEI CIE (EX CPT);

– NUOVA OCCUPAZIONE MEDIANTE UN PIANO STRAORDINARIO PER LOSVILUPPO DI ENERGIE RINNOVABILI ED ECOCOMPATIBILI, PROMUOVENDO IL RISPARMIO ENERGETICO E IL RIASSETTOIDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO, RIFIUTANDO IL NUCLEARE E DIMINUENDO LE EMISSIONI DI C02 PER L’ELIMINAZIONE DI OGNI FORMA DI PRECARIETÀ LAVORATIVA E L’ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DI TUTTI I LAVORATORI PRECARI E IN NERO, COME AD ESEMPIO AVVIENE IN SETTORI SOCIALI IMPORTANTI QUALI SANITÀ E SCUOLA; PERCHÉ IL LAVORO SIA OGGETTO DI FORTI INVESTIMENTI NELL’AMBITO DELLA SICUREZZA;

– PIANO DI MASSICCI INVESTIMENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO E DELLE SCUOLE, SANZIONI PENALI PER GLI OMICIDI SUL LAVORO E GLI INFORTUNI GRAVI

 

– ELIMINAZIONE DELLA PRECARIETA’ LAVORATIVA ATTRAVERSO L’ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DEI PRECARI E LA REINTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI

 

– PIANO STRAORDINARIO DI INVESTIMENTI PUBBLICI PER IL REPERIMENTO DI UN MILIONE DI ALLOGGI POPOLARI, TRAMITEUTILIZZO DI CASE SFITTE E MEDIANTE RECUPERO, RISTRUTTURAZIONE E REQUISIZIONI DEL PATRIMONIO IMMOBILIAREESISTENTE, BLOCCO DEGLI SFRATTI, CANONE SOCIALE PER I BASSIREDDITI

 

– DIRITTO DI USCITA IMMEDIATA PER GLI ISCRITTI/E Al FONDI – PENSIONE CHIUSI– DIFESA DEL DIRITTO Di SCIOPERO -NO ALLA PRETESA PADRONALE Di SCEGLIERE LE ORGANIZZAZIONI CONCUI TRATTARE

 

– PARI DIRITTI PER TUTTE LE ORGANIZZAZIONI DEILAVORATORI. PER L’ELIMINAZIONE DELLE SPESE MILITARI E CONTRO LE LOGICHE BELLICISTE E SECURITARIE; PER L’AUTODETERMINAZIONE DA PARTE DI TUTTI DELLE PROPRIE SCELTE DI VITA E CONTRO OGNI INGERENZA STATUALE E/O RELIGIOSA.

 

DURANTE LO SCIOPERO GENERALE SARANNO GARANTITI I SERVIZI MINIMI ESSENZIALI. LE ARTICOLAZIONI Di CATEGORIA SARANNO QUANTO PRIMA COMUNICATE A CURA DELLE STESSE

CUB,  USI-AIT, AL COBAS

 

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1 MAGGIO DEL SINDACALISMO DI BASE

LA CRISI SIETE VOI, LA SOLUZIONE SIAMO NOI

CORTEO:

ORE 10.30: IN BARRIERA SAFFI CONCENTRAMENTO E MANIFESTAZIONE PER IL QUARTIERE NAVIGLIO

COMIZIO IN PIAZZALE DELLA PACE

ORE 13.OO: IN PIAZZALE SALVO D’ACQUISTO PRANZO E FESTA POPOLARE CON MUSICHE, CIBI AUTOPRODOTTI, STANDS…

Sarà l’unica manifestazione cittadina che dirà chiaramente NO allo smantellamento del contratto nazionale e agli accordi separati tra CISL, UIL, UGL, Confindustria e Governo. Dirà che la crisi non la devono pagare i lavoratori, che bisogna cancellare la precarietà, che bisogna redistribuire il reddito a favore dei salari, che bisogna consentire ai lavoratori di togliere il TFR dai Fondi pensione.

USI-AIT e RdB/CUB di Parma

Per scaricare il manifesto: http://www.parmantifascista.org/files/1mai2009.jpg

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