Si è costituito a Parma un Coordinamento di lavoratori accomunati dalla volontà di reagire ai continui attacchi che la classe padronale e i suoi governi stanno portando alle nostre condizioni di vita e di lavoro.
Il punto di partenza del Coordinamento è la consapevolezza che finora la reazione dei lavoratori è stata inadeguata anche grazie al ruolo giocato dai sindacati confederali, che, indipendentemente dalle intenzioni di molti tesserati della base, risultano essere argini del conflitto sociale e dunque strumenti di conservazione del sistema, nonché spesso controparte rispetto ad ogni gruppo di lavoratori che cerca di muoversi autonomamente per difendere i propri interessi.
Il Coordinamento individua nell’autorganizzazione delle lotte il terreno su cui è oggi possibile unirsi, al di là dell’appartenenza a questo o a quel sindacato, per cercare di reagire, iniziando col mettere in collegamento i lavoratori – italiani e immigrati – dispersi sul territorio e provando così a rompere l’isolamento che ci rende deboli e vulnerabili.
Il Coordinamento ritiene anche necessario avanzare una critica complessiva al sistema capitalistico, poiché soltanto la fine di questo regime economico fondato non sugli interessi collettivi ma sui profitti di un’esigua minoranza, potrà garantirci un futuro libero da sfruttamento e disuguaglianze sociali, ora in crescita a causa della crisi.
Gli obiettivi generali del Coordinamento sono dunque:
– promuovere la nascita di assemblee e di comitati di lotta che uniscano i lavoratori, indipendentemente dalla tessera sindacale che si ha o non si ha in tasca e al di là delle categorie, sul terreno concreto del conflitto: lotta contro i licenziamenti, contro i tagli al salario diretto e indiretto (servizi), contro le leggi anti-sciopero, sostegno ai picchetti, ecc. nella prospettiva di creare un ampio fronte di classe capace di opporsi alle continue aggressioni padronali;
– diffondere sui luoghi di lavoro e nelle piazze l’anti-capitalismo – ossia la consapevolezza dell’inconciliabilità fra gli interessi dei lavoratori e quelli del sistema capitalistico – e l’anti-istituzionalismo – ossia la consapevolezza che le cosiddette “istituzioni democratiche” sono in realtà lo strumento di dominio della classe dominante, e che dunque i lavoratori, per difendere realmente i propri interessi, devono cominciare ad autorganizzarsi.
PER LA RIPRESA DELLA LOTTA DI CLASSE!
Coordinamento Lavoratori Autorganizzati – Parma (CLAP)