Cosa vogliamo (alcuni punti)

– Difesa dei salari (salario fisso) tramite un aumento sganciato dalla produttività e dallo straordinario

– Sicurezza sul lavoro affidata al controllo diretto dei lavoratori e non a leggi fantasma

– Assunzione a tempo indeterminato per tutti i lavoratori precari e a nero

– Chiusura delle agenzie interinali

-Applicazione di un meccanismo contributivo figurativo per i lavoratori precari, tali contributi possono essere finanziati con i fondi recuperati dall’evasione fiscale

– Superamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie eliminando le burocrazie e il distacco tra delegati e lavoratori

 

– Revoca della normativa antisciopero e della Commissione di garanzia.

Trenta ore settimanali per tutti i lavoratori

 

– Portare a 35 anni lavorativi il pensionamento, le finestre per accedere alla pensione 4 all’anno

Richiedere il ripristino del sistema retributivo, unica garanzia per una pensione dignitosa e collante fra le varie generazioni lavorative

– Aumento delle pensioni ed esenzione fiscale

– Riduzione dei requisiti per la pensione a tutti quelli che attuano lavori usuranti

– Blocco degli sfratti per morosità

– Blocco degli affitti e dei beni di prima necessità

– Nuove politiche abitative per progettare nuove case popolari

– Difendere i beni e servizi primari (sanità, casa, istruzione e cultura, telecomunicazioni, trasporti, acqua, energia, ambiente, ecc.) affinché siano di proprietà pubblica e garantita a tutti la piena accessibilità

– Abolizione del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro

– Abolizione della legge Bossi-Fini e quelle precedenti

– Ai migranti gli stessi diritti degli italiani sul lavoro e nella vita quotidiana

 

– Nei posti di lavoro dove si vuol liquidare la produzione, licenziare o mettere in cassa integrazione i lavoratori rispondere con le occupazioni

– Chiediamo lo sforzo, per uscire dalla crisi, ai lavoratori di prendere in mano la produzione degli stabilimenti

– Ridistribuzione dei guadagni e della ricchezza

 

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