L’Unione Sindacale Italiana esprime stupore per la risposta di Proges in merito alle rivendicazione espresse dagli operatori dei gruppi appartamento per disabili che giustamente rifiutano di percepire il 30% in meno rispetto a quanto avveniva nel 2006 in occasione di week end e soggiorni.
Innanzitutto, è stupefacente che la coop. neghi che i gruppi non effettuino questi servizi da più di un anno: basterebbe conoscere un po’ la realtà per sapere che…è proprio così!
Inoltre, i conteggi a cui USI si riferisce sono complessivi ANCHE degli eventuali permessi retribuiti maturati: cosa che Proges sa bene, essendogli stato detto più volte: evidentemente, cerca di diffondere disinformazione per creare confusione.
Dispiace che una coop. come Proges, che si atteggia a grande azienda e sensibile alle legittime rimostranze dei suoi soci, opponga un rifiuto così netto e non adeguatamente sostenuto, ignorando i suoi dipendenti e, conseguentemente, gli utenti ai quali dovrebbe rendere meno difficile l’esistenza. Allo stesso tempo, vogliamo sperare che Proges non voglia affidarsi ad altri lavoratori per sostituire quelli che stanno lottando per non perdere i loro diritti: tale azione di crumiraggio così plateale è dai tempi dello sciopero agrario del 1908 che a Parma non si verifica, e trattandosi di utenti disabili e psichiatrici, nessun ente pubblico responsabile potrà mai avallare certe scellerate azioni che potranno mettere in serio rischio l’utenza. Queste azioni non appartengono alla cultura della città.
Invitiamo nuovamente Proges ad evitare atteggiamenti di controproducente chiusura, ed a cercare di riaprire la trattativa, con buon senso e spirito di collaborazione.
USI-AIT Parma