18/04/’09
È più di un mese che alla Disco de Oro (pastifici) gli operai e le operaie si organizzano per non perdere la fonte di lavoro che sostiene undici famiglie. Da Martedì 3 febbraio quando, a sorpresa, tornando dalle vacanze scoprirono che il padrone stava facendo portar via i macchinari con i camion per lasciare loro operai per la strada, resistono giorno e notte.Il proprietario della ditta "DICORO S. A." è Guillermo Ferron e la testa di gesso della fabbrica Sergio Godoy del Castillo; una coppia d’imprenditori che si sono incaricati di farla finita poco a poco con la fabbrica e con gli operai. Dopo cinque o sei mesi che dovevano stipendi, contributi pensionistici, ferie agli impiegati; quasi più di un anno che non pagavano l’affitto del terreno (il cui proprietario è il precedente padrone) e mesi accumulati di debiti con i servizi sociali che si trascinano fino ad oggi. Il principale truffatore è Ferron, che utilizzò la ditta per amministrare altre imprese (come la nota rivista di automobilismo "Campioni") e per di più continua a produrre tuttora con la suddetta marca in un’altra fabbrica.Nessuno di questi due caproni si è fatto vedere. Del Castillo ha presentato tre istanze di fallimento al Tribunale di San Martin e si è disinteressato a qualsiasi rapporto con i dipendenti che hanno inviato telegrammi quando si sono considerati licenziati. A tutt’oggi gli operai sono legalmente dipendenti del padrone.Il sindacato in questi giorni ha chiesto un’udienza di conciliazione in cui pretende di mediare tra i padroni che vogliono consegnare le macchine a come pagamento di tutti i loro debiti ed i lavoratori che vogliono conservarle per continuare a produrre.La marca dà forza al padrone poiché gli permette di continuare a fatturare in altre imprese che non intende cedere in alcun modo.Quanto al gruppo di lavoratori che su questo resiste, dal primo giorno si sono organizzati in maniera orizzontale con un’assemblea alla settimana nella quale si trattano le questioni più importanti. Ci sono lavoratori che sono entrati in fabbrica recentemente come altri che hanno più di 45 anni di anzianità. Al primo momento non sapevano bene come comportarsi, gli era chiaro solo che la fabbrica era loro e dovevano lottare per conservarla; ora hanno deciso di formare una cooperativa di lavoro che hanno già cominciato a gestire. Insieme al presidente di una cooperativa ben nota a Buenos Aires hanno iniziato le procedure per formarla. In prima istanza si sono iscritti all’IPAC per sollecitare l’espropriazione dei beni affinchè la marca passasse in mano ai lavoratori. Per quanto riguarda la struttura della cooperativa, la legge stabilisce che deve costituirsi una commissione dirigente con tutte le sue cariche (presidente, vicepresidente, etc) e che l’ammontare degli stipendi corrisponde al compito che ciascuno svolge. Senza dubbio ciò è solo una copertura legale per la Disco de Oro, visto che gli operai si considerano tutti nelle stesse condizioni per quel che riguarda le mansioni ed hanno deciso di riscuotere stipendi uguali per tutti.Quanto all’assistenza legale, non hanno firmato con alcun avvocato e tantomeno iniziato azioni legali contro i padroni perché non ne sono persuasi. C’è solo una constatazione al Ministero del Lavoro che occupano la fabbrica per mancanza di pagamenti e questo potrà garantire loro una certa sicurezza benché non del tutto affidabile.I miglioramenti economici conseguiti nella produzione consistono in anticipi di materia prima che fatti dai fornitori affinché potessero cominciare a produrre. Hanno contattato 3 distributori che ricevono piccole ordinazioni poiché la produzione è insufficiente. Vendono i prodotti anche alla gente del quartiere che si è informata della situazione e li aiuta perché è una marca apprezzata grazie al lavoro degli operai nel corso di 50 anni. I lavoratori si stanno preoccupando perché non hanno ricevuto notizie dai padroni e temono d’incontrare complicazioni.Per quanto riguarda l’aspetto politico di questo conflitto, s’è fatta viva gente del PTS (Partido de los Trabajadores Socialistas), del PO (Partido Obrero) come grandi apparati burocratico-autoritarï ed altre organizzazioni più piccole che hanno porto la propria solidarietàNessuno ha ottenuto di intercettare l’assemblea dei lavoratori, che operano a porte chiuse, né di piazzare il proprio apparato per distruggere l’autogestione come sogliono fare i questi conflitti, soprattutto se possono guadagnarci economicamente o politicamente.Fin dai primi giorni i compagni della FORA si sono resi disponibili offrendo solidarietà da lavoratore a lavoratore. Abbiamo aiutato con il fondo di sciopero acercando mercadería, abbiamo collaborato con tutta la propaganda fatta in occasione del festival solidale del 1° marzo, siamo rimasti notte e giorno a sostenere gli operai. Ci siamo assunti il compito di diffondere il più possibile questa situazione con varï mezzi per ricevere varie forme di solidarietà.I lavoratori si rendono conto della differenza tra la solidarietà disinteressata dei compagni della FORA e dell’ AIT e l’opportunismo politico dei partiti che tenta continuamente di strumentalizzarli.Le azioni urgenti da portare avanti sono: ottenere denaro per pagare i debiti con i servizi pubblici (l’impresa dell’elettricità li obbliga a pagare 1000 dollari alla settimana, altrimenti annullano il servizio) ed un certo capitale per cominciare con una produzione che permetta loro di vivere visto che tutto il denaro che si guadagna va alla produzione o ai debiti che ha lasciato il padrone.
Solidarietà con i lavoratori della Disco de Oro!!
Viva la lotta degli Operai e delle Operaie della Disco de Oro!!Viva la solidarietà operaia!!
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