I lavoratori della sezione di Parma dell’ USI/AIT vogliono esprimervi totale solidarietà. In una situazione così drammatica la scelta migliore è stata l’indizione dello sciopero ad oltranza, presidiando permanentemente i cancelli. Vediamo nella decisione scellerata della multinazionale di licenziare 59 lavoratori e spostare la produzione, solo il tentativo di speculare sui lavoratori a profitto dei propri interessi economici. In questo modo metterebbero in difficoltà molte famiglie. La crisi economica e finanziaria esplosa a livello mondiale, ha smascherato il vero volto del sistema attuale e ha mostrato la natura dei vari dirigenti, imprenditori, banchieri, manager.
Esistono esperienze di lotta, in Italia e non solo, in cui i lavoratori hanno preso in mano la gestione, la produzione o l’erogazione dei servizi; come i lavoratori portuali di Trapani, la Zanon, l’INNSE Presse di Milano dove i lavoratori hanno occupato la fabbrica e hanno continuato la produzione, contro la chiusura imposta dal proprietario, seguita da un lungo periodo di presidio. Non pensiate che in questa situazione generale di crisi una scelta così importante possa essere un freno, anzi. Bisogna guardare avanti. Le ditte gestite direttamente dagli operai hanno visto un aumento della produzione e dei posti di lavoro, ricerca e ammodernamento, aumento della sicurezza, redistribuzione del fatturato, parte dei guadagni utilizzati nel sociale, le decisioni per la vita della propria ditta prese collegialmente. Questo è il vero “Piano Industriale”. I lavoratori stessi devono compiere lo sforzo per non cadere nel vortice della crisi, tenendo saldo il tessuto sociale prendendo delle decisioni drastiche. Perché l’azienda è vostra, ogni giorno vi siete impegnati a mandarla avanti nel miglior modo possibile, ora vi vogliono buttare via come un ferro vecchio. Noi cercheremo con i nostri mezzi d’aiutarvi in qualsiasi modo.
Unione Sindacale Italiana/AIT sez. di Parma
Comitato di base lavoratori Pro.Ges. –USI
Lavoratori metalmeccanici-USI PR
USI-Sanità Parma